"Serve un presidente super partes".
E pensano a Draghi, che sta sempre e solo da una parte: quella delle elites economiche e finanziarie.
E pensano a Casini, un democristiano che è stato a destra e a sinistra senza pudore.
E pensano alla Casellati, una che difendeva Silvio nell'affaire Ruby nipote di Mubarak.
Serve un presidente super partes, dicono.
E siamo tutti d'accordo. Un Pertini, magari. Uomo di parte. Un partigiano. Un socialista. Semplicemente il presidente della Repubblica più amato di sempre.
Un uomo di parte, che fu super partes.
Non esiste più un Pertini? Siamo d'accordo. Altro livello, altra pasta. Magari, però, guardandosi intorno, si potrebbe trovare anche oggi un uomo di parte capace di essere super partes.
Uno che, pur avendo una storia e un presente non certo democristiani, può rappresentare un punto di equilibrio e un garante della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza antifascista.
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